luce e rifrazione (1967 - 1971)

Dopo aver indagato e rappresentato le tre dimensioni canoniche, e col sopraggiungere del secolo scorso anche la quarta data dal Tempo, Pierelli creò, attraverso la sua arte, una quinta nuova dimensione: la Luce. Secondo lo scultore, infatti, la Luce rappresentava «il vero simbolo del movimento eterno, […] la presenza totale dell’infinito», nonché l’elemento mancante di quella combinazione spazio - luce - atmosfera che fa della realtà un insieme di fenomeni in continuo divenire e percepibili solo nella loro incessante variazione.

Lente, 1969, plexiglas e acqua, cm 40x40x15 (controllare misure sul retro della foto)
Lente, 1971, plexiglas e acqua, cm 40x40x15
Una goccia d’acqua, 1972, plexiglas e acqua, cm 100x40x60