luce e rifrazione (1967 - 1971)
Dopo aver indagato e rappresentato le tre dimensioni canoniche, e col sopraggiungere del secolo scorso anche la quarta data dal Tempo, Pierelli creò, attraverso la sua arte, una quinta nuova dimensione: la Luce. Secondo lo scultore, infatti, la Luce rappresentava «il vero simbolo del movimento eterno, […] la presenza totale dell’infinito», nonché l’elemento mancante di quella combinazione spazio - luce - atmosfera che fa della realtà un insieme di fenomeni in continuo divenire e percepibili solo nella loro incessante variazione.